Orgasm Gap! Le donne sono più potenti nella sessualità
Sapevi che alcuni anni fa alcuni scienziati hanno fatto un esperimento sulla sessualità molto interessante. I partecipanti erano donne multiorgasmiche e uomini multiorgasmici, persone con una funzione sessuale eccellente.
Gli sperimentatori hanno misurato la differenza di potenza orgasmica e di godimento tra il gruppo delle donne e quello degli uomini. Hanno dunque rilevato le contrazioni pelviche, la dilatazione delle pupille, l’aumento del battito cardiaco e moltissimi altri parametri.
Dall’esperimento sono emersi dati rilevanti: 3:1 è la potenza orgasmica delle donne confrontata con la potenza orgasmica degli uomini! Le donne hanno una potenza orgasmica superiore agli uomini e un godimento più intenso.
Ma è davvero così?
Da sempre viene raccontato (l’abbiamo sentito centinaia di volte e a volte detto anche noi!) che gli uomini sono più desiderosi di fare l’amore e più propensi al godimento sessuale. Questa narrazione è frutto di un micidiale mix di tabù, cultura misogina e concetti vecchi e inesatti.
Proviamo allora ad andare indietro nel tempo. Conoscere la storia delle donne e le narrazioni che sono state fatte della sessualità femminile può essere di grande aiuto, soprattutto per le donne che si trovano ad avere dei blocchi o stanno incontrando difficoltà nell’ambito sessuale (dolori, anorgasmia…).
Torniamo in un’epoca in cui non c’erano ancora i sistemi familiari che conosciamo, ma donne e uomini erano organizzati in tribù nomadi, che si spostavano alla ricerca di cibo e climi favorevoli. In questi gruppi di persone l’amore era libero e i piccoli che nascevano erano cresciuti dall’intera tribù, la proprietà privata non esisteva. Con il passare del tempo tutto è cambiato: l’essere umano è diventato sedentario, si sono creati i nuclei familiari ed è stata creata la proprietà privata. Da qui la necessità di passare di generazione in generazione i terreni e le proprietà familiari. Ma a chi? Io, uomo, che voglio tramandare il mio nome e le mie proprietà, come faccio ad avere la certezza che mio figlio sia davvero sangue del mio sangue? Semplice: gradualmente è stata limitata la libertà sessuale delle donne, imponendo nuove regole. Anche nella meravigliosa Terra di Canaan le donne fedifraghe venivano lapidate. Se era l’uomo a tradire, veniva semplicemente rimproverato: un trattamento decisamente differente! Come dicono ancora alcune nonne “Si sa, l’omo è omo!”.
Con il passare del tempo inoltre, le religioni che adoravano divinità femminili sono state soppiantate da religioni con divinità maschili.
Nel corso dei secoli siamo quindi arrivati all’idea che l’uomo è quello più attivo e ha questo insaziabile appetito sessuale, mentre la donna no, ed è meno interessata alla sessualità. Ma questo non è vero, è un’idea culturale, non è la realtà naturale! È la natura può venire contaminata da millenni di educazione restrittiva.
La ricerca scientifica oggi ribalta completamente questi concetti.
Ma prima vediamo in una rapida carrellata come alcuni medici affermati descrivevano il desiderio femminile tra ‘700, ‘800 e ‘900.
Cominicamo da Richard von Krafft-Ebing, che nel 1896 in un testo affermò che: “La donna, quando è fisicamente e mentalmente normale e ha ricevuto un’educazione appropriata, ha scarso desiderio sessuale” aggiungendo che, se così non fosse stato, matrimonio e vita familiare sarebbero stati “solo parole vuote”. Esprimeva una paura molto comune all’epoca, e ancora attuale: se le donne danno libero corso al loro desiderio sessuale…chissà cosa può accadere! Era il 1896 ma questa paura è attiva ancora oggi in molti uomini e in molte donne, causando diversi problemi. Millenni di condizionamenti non evaporano senza un lavoro di consapevolezza e conoscenza del passato.
Il dottor Taylor, sempre nell’800 diceva: “Le donne sono meno sensibili degli uomini e non mostrano di conoscere quella che chiamiamo passione sessuale”.
Il dottor Feling invece sosteneva che: “In una fanciulla innamorata la comparsa degli elementi sessuali è patologica. Metà delle donne non sono sessualmente eccitabili”.
Passiamo al medico americano George Nephi: “Solo in circostanze molto rare le donne provano la sensazione sessuale che è familiare agli uomini. Molte di loro sono frigide”. “Frigide”: parola che è stata utilizzata fino a tempi molto vicini a noi!
E terminiamo con il dottor Acton, inglese: “Alcune donne possono eccitarsi, ma si tratta di tristi eccezioni, avviate verso una forma di pazzia ben nota a chi abitualmente visita i manicomi”.
Eh sì, devi sapere che nel 1700, rinchiudevano moltissime donne per l’isteria connessa “all’intollerabile, deplorevole desiderio sessuale”. L’assurdità è che in quegli anni moltissimi esperti medici manipolavano i genitali femminili nei loro studi portandole all’orgasmo, facendosi pagare, per favorire, si pensava, gravidanze. Ma contemporaneamente questi esperti nei loro scritti denunciavano le donne che si masturbavano autonomamente o attraverso i primi vibratori progettati, sostenendo che ciò avrebbe provocato loro avversione per i rapporti matrimoniali!
Nel 1913 invece la musica cambia, una rivista specializzata pubblicizza la vendita di vibratori, promettendo questo: “trentamila elettrizzanti, rinvigorenti, penetranti e rivitalizzanti vibrazioni al minuto”!
Insomma, sono successe così tante cose intorno alla sessualità femminile che ci sarebbe anche da ridere, se non fosse che molti tabù incidono ancora oggi sul benessere sessuale delle donne attraverso il tramandarsi di narrazioni culturalmente determinate.
Terminiamo con qualcosa di postivo: l’arrivo del cavaliere dell’orgasmo femminile! Era un medico quasi contemporaneo di Freud, il famoso Wilhelm Reich. Era convinto dei benefici dell’orgasmo sulla salute fisica e psichica. Un uomo illuminato e lungimirante! Per lui l’orgasmo era davvero fonte di salute e affermava che in media in una vita, a partire dal periodo di attività sessuale, si possono avere 4000 orgasmi! Reich descriveva l’orgasmo, che chiamava anche “energia orgonica”, come un motore pulsante di gioia e di forza vitale. Aveva ragione: è così! Secondo lui poi, la repressione sessuale a opera della società causava ulcere gastriche, malattie respiratorie, coronariche e vascolari. I libri del povero Reich furono bruciati e lui morì in prigione per essersi rifiutato di negare le sue teorie sull’orgasmo come fonte di salute e sulla mancanza di esso come fattore che predisponeva alla malattia.
Molte disfunzioni sessuali hanno la radice in queste credenze culturali disfunzionali sulla sessualità femminile, ancora oggi diffuse e tramandate non solo dagli uomini, ma anche da noi donne!
Ricorda che conoscere il passato può darci molte spiegazioni sul presente e questo vale anche per la sessualità!
Dott.ssa Isabella Bodino
Consulente sessuale Clinica